venerdì 20 novembre 2009

BAMBINI E ANIMALI


Bambini e animali
Da vari anni la letteratura psicologica mette in evidenza l'importanza di un rapporto positivo del bambino con l'animale per la costruzione di un rapporto altrettanto positivo del bambino con gli esseri umani, con la natura e con la realtà in genere.
3 gennaio 2005 - Ilaria Marucelli
Fonte: www.edizioniambiente.it/

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Fonte: natureproducts.net/Wu%20Jialin/Kids_and_dogs/Wu%204%20dogs%20and%20children.jpg

Da vari anni la letteratura psicologica mette in evidenza l’importanza di un rapporto positivo del bambino con l’animale per la costruzione di un rapporto altrettanto positivo del bambino con gli esseri umani, con la natura e con la realtà in genere. In particolare è stato evidenziato il ruolo che un rapporto positivo del bambino con l’animale riveste nel facilitare la comprensione del diverso (Robustelli, 2000). Il rapporto con il diverso è uno degli aspetti fondamentali dell’esperienza umana e per questo motivo tante ricerche psicologiche hanno affrontato le tematiche dell’empatia, cioè della capacità di immedesimarsi in un altro individuo sia sul piano cognitivo che su quello affettivo. In questo contesto, il rapporto degli esseri umani con gli animali acquista un significato particolare: essendo gli animali diversi da noi, sviluppare nei bambini un rapporto positivo con loro può costituire uno strumento valido per insegnare a instaurare legami positivi anche con i propri simili.
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Sin da bambini, purtroppo, il nostro sviluppo psicologico non viene incoraggiato in questa direzione e diventiamo sempre più egocentrici, abituandoci a considerarci il centro dell’universo e, nella maggior parte dei casi, non ci poniamo affatto il problema della diversità degli altri in modo concreto. Per lo più proiettiamo negli altri noi stessi. È per questo che la psicologia sostiene la necessità di una decentrazione cognitiva ed affettiva. Si tratta indubbiamente di un processo difficile e faticoso, ma il mondo sarebbe infinitamente migliore se questo processo facesse parte del normale sviluppo psicologico di ogni individuo.

La psicologa americana Norma Feshbach (1991; 1996)8 ha messo a punto varie tecniche per favorire lo sviluppo dell’empatia nei bambini delle scuole elementari. Si tratta di attivare nel bambino certi meccanismi di pensiero e di partecipazione affettiva che lo abituino a immedesimarsi quanto più possibile negli altri. E, poiché l’atteggiamento empatico fra due individui è tanto maggiore quanto più essi si percepiscono come simili, di fondamentale importanza è sviluppare al massimo nel bambino la capacità di individuare negli altri ciò che essi hanno in comune con lui, a qualunque specie essi appartengano. In questa prospettiva il rapporto con gli animali ha un ruolo determinante, proprio perché essi sono molto diversi da noi e quindi l’addestramento all’empatia nei loro riguardi costituisce un esercizio efficacissimo e permette l’acquisizione di processi di pensiero e di partecipazione affettiva particolarmente adatti al potenziamento delle capacità empatiche in generale.
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Stanno aumentando le segnalazioni di casi di maltrattamento di animali da parte di bambini e adolescenti, che spesso sfogano sugli esseri più indifesi di loro la violenza acquisita dai modelli proposti in famiglia o dalle compagnie frequentate, a volte, paradossalmente, come dimostrazione di forza.
La crudeltà del bambino verso gli animali è un aspetto del rapporto bambino-animale da non sottovalutare. È interessante notare che la maggior parte di coloro che hanno compiuto atti violenti nei confronti di animali è stata anche testimone di atti violenti nei confronti di animali. E gli studi12 in questo campo hanno dimostrato che i bambini e gli adolescenti che sono frequentemente crudeli nei riguardi degli animali presentano spesso disturbi psicologici di vario tipo; in particolare manifestano atteggiamenti e comportamenti aggressivi nei riguardi delle persone. Vivono spesso in contesti familiari ed extrafamiliari violenti e disturbati, contraddistinti, a seconda dei casi, da abuso fisico, abuso psicologico e abuso sessuale.
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Troppo spesso questi comportamenti vengono poco considerati o decisamente sottovalutati sia dai genitori che dagli insegnanti, quando invece dovrebbe essere previsto un adeguato supporto psicoterapeutico per gli adolescenti autori di atti violenti nei riguardi degli animali, dal momento che la ricerca scientifica ha dimostrato che questo comportamento non costituisce un fenomeno isolato ma è parte integrante e sintomatica di un più vasto complesso di rapporti improntati alla violenza.
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