venerdì 11 dicembre 2009

TRISTI EVENTI CHE CAUSANO UNA CRESCITA INFELICE E DISTURBATA

SO BENE CHE QUESTO ARTICOLO E' LUNGI DALL' ESSERE UN ESEMPIO O UN RITRATTO DI BAMBINI FELICI, MA CREDO SIA OPPORTUNO LASCIARE SPAZIO ANCHE A QUESTE ATROCITA' CHE TUTT' OGGI VENGONO COMMESSE, DA PERSONE MALATE E SENZA PIETA', SU PERSONE TRA LE PIU' INNOCENTI COME I BAMBINI! QUESTI TRISTI EVENTI SONO SICURAMENTE UN ESEMPIO DI CRESCITA INFELICE. SICURAMENTE I BAMBINI MALTRATTATI PRESENTERANNO GRAVI DISTURBI, ANCHE CRESCENDO, CHE SOLO CON UNA BUONA TERAPIA E CON UN AIUTO DA PARTE DI ESPERTI POTRANNO ABBANDONARE. MA ORA CAPIAMO MEGLIO DI COSA SI TRATTA:

"Pistoia, due maestre in manette
«Maltrattavano i bimbi in asilo»
Le donne lavorano in un asilo nido privato. Una di loro ha lasciato un bimbo di 8 mesi nel suo vomito: ripresa dalle telecamere, arrestata in flagranza di reato. Interrogate per ore, sono state trasferite a Sollicciano

PISTOIA - Bambini picchiati, chiusi nel bagno al buio per ore, fuori dalle aule al freddo, costretti a stare immobili e in silenzio e addirittura a mangiare il cibo vomitato. E' quello che, secondo la procura di Pistoia, accadeva da tempo all'asilo nido privato «Cip -Ciop» gestito dalla società «Il Giardino dell’Infanzia» a Pistoia. Con l'accusa di maltrattamenti, la titolare dell'asilo, Anna Laura Scuderi, 41 anni, e una giovane maestra, Elena Pesce, 28 anni, sono state arrestate mercoledì mattina dagli agenti della squadra mobile per presunti maltrattamenti sui bambini dell'asilo. A far scattare gli arresti, l'ultimo episodio finito sotto gli occhi delle telecamere nascoste installate dalla polizia una decina di giorni fa: un bambino di otto mesi vomita, la titolare della struttura, Anna Laura Scuderi, lo colpisce con due schiaffi alla nuca che fanno cadere il piccolo sul vomito, poi la donna lo solleva prendendolo per un braccio in malo modo. È la scena ripresa dalle telecamere che fa scattare il blitz degli agenti.

L'ALTRA MAESTRA - La polizia bussa alla porta dell’asilo e invitano la donna, pistoiese e residente a Quarrata (Pistoia), a seguirli in questura. Arriva la maestra, Elena Pesce, 28 anni, di Pistoia: i bimbi vengono affidati a lei. «La titolare deve firmare dei fogli in questura», le dicono. Sono le 11. Passano pochi minuti e anche la giovane maestra comincia a colpire alcuni bimbi con schiaffi. Le telecamere filmano anche questi episodi. Gli agenti e le assistenti sociali, mandate sul posto dal Comune, entrano nella scuola e anche Elena viene portata in questura. Arrestate per maltrattamenti. Le assistenti sociali portano avanti l’attività in attesa che i genitori, alla spicciolata, vengano a riprendere i figli.

INTERROGATE E POI PORTATE A SOLLICCIANO - Le due donne, interrogate per ore in questura, sono state trasferite nella sezione del carcere femminile di Sollicciano, a Firenze. Al momento di salire sull'auto della polizia per il trasferimento alcuni familiari delle arrestate hanno gridato «tranquille tranquille», «copritevi, copritevi» e subito dopo hanno imprecato verso fotografi, giornalisti e teleoperatori definendoli «sciacalli e avvoltoi».


«Cip e Ciop», l'asilo sotto accusa


IL PROCURATORE CAPO - «Per la violenza delle immagini - ha detto il procuratore capo di Pistoia, Renzo Dell'Anno - non vogliamo divulgarle per rispetto dei genitori e dei piccoli, le farò vedere soltanto a loro quando e se la sentiranno. Ma davanti all'ultimo abuso ripreso dalla telecamere non potevamo attendere oltre. Dovevamo tutelare i bambini e non potevamo permettere altri maltrattamenti». Il procuratore ha immediatamente avvertito il sindaco di Pistoia, Renzo Berti, della situazione, che ha provveduto con l’invio di personale specializzato, a gestire la scuola. Ma l'inchiesta non si fonda solo sui filmati realizzati negli ultimi 10 giorni. I poliziotti hanno raccolto anche le testimonianze di sei genitori e soprattutto di quattro ex insegnanti che dopo aver visto i metodi usati nell’asilo, fanno sapere dalla questura, hanno deciso di licenziarsi. Sarebbe stata proprio una di queste a rivelare di aver visto, una volta, la titolare del nido costringere un piccolo a rimangiare il cibo che aveva vomitato.




LE ACCUSE - Secondo le accuse le due donne maltrattavano i bambini, sotto i quattro anni a loro affidati, in particolare - ha spiega la Mobile - «costringevano i bambini a mangiare stringendo loro la mandibola per fargli aprire la bocca e a volte, quando avevano fretta, porgevano loro la minestra ancora calda, in particolare in un'occasione avevano preteso che un bambino rimangiasse quello che aveva vomitato»; e ancora «lasciavano i piccoli soli nella stanza dove dormivano, senza vigilanza, e per non sentire il loro pianto alzavano il volume della radio». Oppure «punivano i bambini chiudendoli nel bagno da soli e lasciandoli al buio per lungo tempo». «Le due operatrici di abitudine - proseguono gli investigatori - strattonavano violentemente i bambini, tirandoli per un braccio, per farsi ubbidire, tanto che in un caso hanno provocato la lussatura alla spalla di un bambino. Picchiavano i piccoli in modo violento - sottolineano gli agenti - quasi sempre in faccia o in testa, e quando li spostavano li tiravano per un braccio e, in alcuni casi, li alzavano e poi li sbattevano a sedere a terra. E ancora costringevano i bambini a stare fermi e in silenzio per lungo tempo, non prevedendo per loro nessun tipo di gioco». L’aggressività delle maestre - spiegano gli investigatori - ha provocato nei bambini rifiuto per il cibo, regressione nella parola
.http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/2-dicembre-2009/pistoia-maestre-manette-accusate-maltrattamenti-1602094270098.shtml"

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